CONTENIMENTO CONSUMI GAS
Misure per il contenimento dei consumi di gas
CONTENIMENTO CONSUMI GAS
Misure per il contenimento dei consumi di gas
Sistema gas, Mise pubblica piani di emergenza e di azione preventiva
Ipotizzati 3 livelli di crisi (early warning, alert, emergency) e altrettanti scenari di crisi (politica, economica, da eventi naturali)
Il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il nuovo Piano di emergenza del sistema italiano del gas naturale valido dall’anno termico 201/2018, che aggiorna quello approvato quasi quattro anni fa.
In particolare, il piano mantiene i tre livelli progressivi di crisi – preallarme (early warning), allarme (alert) ed emergenza (emergency) – prevedendo il passaggio dal primo al secondo a seguito “del peggioramento di una situazione sfavorevole” o di eventi improvvisi come “un’interruzione di una delle principali fonti di approvvigionamento e/o nel caso di eventi climatici sfavorevoli di eccezionale intensità”.
Per il livello di emergenza, il piano prevede l’attivazione dello stato di “emergency” al “raggiungimento del limite di volume erogato oltre il quale si verifica l’utilizzo dello stoccaggio strategico” e al verificarsi delle condizioni che determinano la dichiarazione del livello di allarme per 5 giorni consecutivi, oppure per 3 giorni consecutivi e per un solo giorno nel caso, rispettivamente, di contemporaneo superamento dell’80% e del 100% della punta oraria disponibile agli utenti. L’emergenza scatterà inoltre “al verificarsi dell’interruzione non prevista di una delle principali fonti di approvvigionamento e/o di eventi climatici sfavorevoli di eccezionale intensità, accompagnati da fenomeni di riduzione delle importazioni dall’estero e/o di parziale indisponibilità dei campi di stoccaggio che comporti il raggiungimento di un volume giornaliero erogato da stoccaggio superiore al 100% della capacità di erogazione giornaliera conferita e disponibile agli utenti”.
In particolare per i clienti finali industriali è prevista la possibilità che venga loro richiesta la riduzione o l’interruzione della fornitura di gas in base alle misure di contenimento della domanda previste nel Piano di Emergenza, pertanto vi preghiamo di prendere visione del Piano di emergenza allegato.
Oltre al Piano di emergenza gas , il Mise ha pubblicato l’aggiornamento biennale del Piano di azione preventiva (Pap), che si basa su 3 scenari di crisi (politica, economica, da eventi naturali), all’interno dei quali vengono identificati 81 rischi specifici.
Il Pap dedica un’attenzione particolare è ai rischi di natura informatica (cyber crime) e rileva la necessità di incrementare la capacità di rigassificazione italiana di 8 miliardi di mc/anno, al fine di “contribuire all’aumento della sicurezza del sistema del gas in condizioni di crisi”.
Sistema gas, Mise pubblica piani di emergenza e di azione preventiva
Ipotizzati 3 livelli di crisi (early warning, alert, emergency) e altrettanti scenari di crisi (politica, economica, da eventi naturali)
Il ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il nuovo Piano di emergenza del sistema italiano del gas naturale valido dall’anno termico 201/2018, che aggiorna quello approvato quasi quattro anni fa.
In particolare, il piano mantiene i tre livelli progressivi di crisi – preallarme (early warning), allarme (alert) ed emergenza (emergency) – prevedendo il passaggio dal primo al secondo a seguito “del peggioramento di una situazione sfavorevole” o di eventi improvvisi come “un’interruzione di una delle principali fonti di approvvigionamento e/o nel caso di eventi climatici sfavorevoli di eccezionale intensità”.
Per il livello di emergenza, il piano prevede l’attivazione dello stato di “emergency” al “raggiungimento del limite di volume erogato oltre il quale si verifica l’utilizzo dello stoccaggio strategico” e al verificarsi delle condizioni che determinano la dichiarazione del livello di allarme per 5 giorni consecutivi, oppure per 3 giorni consecutivi e per un solo giorno nel caso, rispettivamente, di contemporaneo superamento dell’80% e del 100% della punta oraria disponibile agli utenti. L’emergenza scatterà inoltre “al verificarsi dell’interruzione non prevista di una delle principali fonti di approvvigionamento e/o di eventi climatici sfavorevoli di eccezionale intensità, accompagnati da fenomeni di riduzione delle importazioni dall’estero e/o di parziale indisponibilità dei campi di stoccaggio che comporti il raggiungimento di un volume giornaliero erogato da stoccaggio superiore al 100% della capacità di erogazione giornaliera conferita e disponibile agli utenti”.
In particolare per i clienti finali industriali è prevista la possibilità che venga loro richiesta la riduzione o l’interruzione della fornitura di gas in base alle misure di contenimento della domanda previste nel Piano di Emergenza, pertanto vi preghiamo di prendere visione del Piano di emergenza allegato.
Oltre al Piano di emergenza gas , il Mise ha pubblicato l’aggiornamento biennale del Piano di azione preventiva (Pap), che si basa su 3 scenari di crisi (politica, economica, da eventi naturali), all’interno dei quali vengono identificati 81 rischi specifici.
Il Pap dedica un’attenzione particolare è ai rischi di natura informatica (cyber crime) e rileva la necessità di incrementare la capacità di rigassificazione italiana di 8 miliardi di mc/anno, al fine di “contribuire all’aumento della sicurezza del sistema del gas in condizioni di crisi”.