L’investimento in nuove tecnologie o nell’efficientamento degli impianti può portare un risparmio concreto in bolletta, che si fa consistente nel corso del tempo. 10 + 1 consigli pratici.

Il risparmio energetico in azienda è fatto da tanti elementi che hanno a che fare con l’illuminazione, la climatizzazione, l’uso dell’acqua, l’isolamento ed un comportamento etico da parte dei lavoratori. Qui vediamo 10 + 1 specifici interventi che incidono concretamente sul peso della bolletta.
  1. Pellicole riflettenti. Si tratta di pellicole da applicare sui vetri esterni, per ridurre l’ingresso di energia solare e la loro efficacia è stimabile con un blocco dell’ingresso dei raggi UV fino al 99%. Il risparmio che ne consegue è importante in termini di riduzione delle necessita di condizionamento ma può incrementare i costi di illuminazione da sostenere a causa dell’eccessiva schermatura. Ad ovviare a questo problema ci sono le pellicole selettive, in grado di bloccare circa il 50% del calore solare con una riduzione di luce trascurabile. I costi da sostenere per la loro installazione variano in funzione delle condizioni di accessibilità dei vetri, con un ritorno dell’investimento compreso tra 1 e 5 anni.
  2. Isolare o riparare l’isolamento danneggiato di tubi e raccordi nella centrale termica. L’isolamento dei tubi della centrale termica o delle tubature di circolazione dell’acqua calda permette di limitare le dispersioni di calore. In termini pratici possiamo considerare che l’isolamento di un metro di tubazione calda di diametro 50mm può far risparmiare nella stagione di riscaldamento 10metri cubi di gas naturale. L’investimento necessario all’isolamento è basso ed il ritorno avviene entro un anno.
  3. Uso efficiente della caldaia a condensazione. Una caldaia a condensazione ad alta efficienza usa meno energia di una caldaia tradizionale. Nella seconda si hanno infatti perdite di calore legate alla temperatura dei gas di scarico, all’irraggiamento ed all’avviamento. L’investimento necessario alla sostituzione si può considerare medio alto ed il tempo di ritorno sull’investimento è compreso tra 1 e 5 anni. Il risparmio si può quantificare tra il 10 ed il 15% del consumo annuale di gas.
  4. Collegare la lavastoviglie al circuito dell’acqua calda. Un utilizzo molto frequente della lavastoviglie può giustificare la scelta di non far riscaldare elettricamente alla lavastoviglie l’acqua, collegandola invece ad una caldaia. Nel caso di grandi impianti il risparmio arriva al 10% mentre nei piccoli può giungere anche al 60%. L’investimento da prevedere si può considerare medio ed il ritorno avviene tra 5 e 10 anni.
  5. Applicazione di aeratori e riduttori di flusso per il risparmio idrico di rubinetti e docce. Si tratta di un accorgimento davvero semplice da implementare ed in grado di garantire un grande risparmio. Gli aeratori sono dei semplici componenti idraulici da avvitare all’estremità del rubinetto ed in grado di miscelare aria ed acqua riducendo il consumo idrico. Nelle docce può poi essere impiegato il riduttore di flusso, mentre per il wc può essere impiegato un sistema di riciclo delle acque grigie. L’investimento da prevedere è basso, il ritorno avviene in pochi mesi ed il risparmio annuo può arrivare al 50%.
  6. Isolare o riparare l’isolamento danneggiato di tubi e raccordi dell’acqua calda sanitaria. Isolare i tubi dell’acqua calda è un altro semplice accorgimento con cui conseguire un risparmio tangibile in bolletta. L’investimento da prevedere è basso ed il ritorno avviene tra uno e quattro anni.
  7. Utilizzo di pompa di calore geotermica. La pompa di calore geotermica è un impianto di riscaldamento o raffrescamento che trasferisce il calore dal terreno all’impianto termico utilizzando come fonte di calore il terreno o l’acqua di falda. E’ un sistema che sfrutta con intelligenza le temperature costanti della terra per migliorare l’efficienza e ridurre i costi legati a climatizzazione o riscaldamento. L’investimento da sostenere per la sua implementazione è però elevato ed i tempi di rientro si stimano compresi tra 10 e 25 anni.
  8. Sostituire i generatori termici con un micro-cogeneratore alimentato a gas naturale. La micro cogenerazione è una cogenerazione che può essere utilizzata per ville mono o plurifamiliari o in uffici la cui potenza elettrica sia inferiore a 50kW. Implica un consumo di combustibile inferiore rispetto alla produzione separata di energia termica ed elettrica e determina un incremento del rendimento di generazione elettrica e termica superiore al 50% rispetto ai sistemi separati. Anche in questo caso l’investimento da mettere in conto è elevato ed il tempo di ritorno compreso tra 5 e 10 anni.
  9. Isolamento della facciata e dei muri. L’isolamento della parete riduce la dispersione termica dell’edificio, limitando le perdite di calore in inverno ed il surriscaldamento in estate. L’isolamento può essere posto all’interno, all’esterno o in un’intercapedine e spesso coinvolge anche il tetto, fonte di gran parte delle dispersioni termiche. Il risparmio che ne consegue oscilla tra il 20 ed il 40 per il fabbisogno energetico globale di un edificio, l’investimento ha invece costi molto variabili a seconda della specifica struttura e dei materiali che si utilizzano per l’isolamento. Il tempo di recupero si stima compreso tra 4 e 10 anni.
  10. Vetri Isolanti. Riducono le dispersioni termiche e sono costituiti da due o tre vetri la cui camera centrale è riempita con un gas inerte che aumenta le proprietà di isolamento. Generano una riduzione sensibile nei costi energetici annuali, da stimarsi tra il 20 ed il 40%. L’investimento è anche in questo caso medio alto ed il ritorno avviene tra 6 e 10 anni.
  11. +1 Un ultimo, in elenco ma non per importanza, suggerimento utile a conseguire un risparmio energetico è scegliere un fornitore energetico che non sia solo un referente in acquisto, quanto piuttosto un consulente realmente al fianco dell’azienda.

Utilità è in grado di fornire un servizio di fonritura calibrato sulle specifiche esigenze della propria clientela, garantendo convenienza, affidabilità ed un’elevata qualità del servizio di assistenza clienti, grazie al personale esclusivamente composto da professionisti del settore.

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